1) Il segmento STAR: obiettivo trasparenza
A partire dall’inizio del 1998, anno della privatizzazione della Borsa Italiana, sono state ammesse a quotazione più di 100 società mentre è proseguita la profonda ricomposizione qualitativa del listino che ha visto debuttare in questi anni, nella maggior parte dei casi, società industriali indipendenti. Tali traguardi sono il risultato degli importanti progetti realizzati da Borsa Italiana S.p.A. per favorire lo sviluppo del mercato e offrire alle aziende nuovi canali di accesso al capitale di rischio, oltre che di nuove e più incisive azioni di marketing e di una procedura di ammissione alla quotazione concepita e articolata in modo da rendere l’accesso in Borsa più facile, veloce, meno oneroso, senza per questo essere meno selettivo. Borsa Italiana ha accolto in quotazione numerose società che hanno potuto raccogliere in questo modo risorse ingenti per i loro progetti di sviluppo. L’ampliamento del listino, in termini sia quantitativi che qualitativi, ha offerto agli investitori e agli intermediari nuove opportunità di investimento in un mercato più liquido, trasparente ed efficiente.
I mercati azionari di Borsa Italiana si articolano oggi secondo una segmentazione che prevede:
– BORSA: il mercato dedicato ad aziende operanti in settori consolidati; tale mercato si suddivide in:
– Segmento Blue Chips: per aziende la cui capitalizzazione delle azioni ordinarie sia superiore a Euro 800 milioni;
– Segmento STAR (Segmento Titoli con Alti Requisiti): per aziende di media e bassa capitalizzazione (inferiore agli 800m Euro) che rispondono ad elevati requisiti di liquidità e trasparenza informativa;
– Segmento ordinario di Borsa: le rimanenti aziende con capitalizzazione inferiore agli 800ml Euro.
– NUOVO MERCATO: mercato dedicato ad aziende con elevato potenziale di crescita appartenenti a settori ad alta innovazione;
– MERCATO RISTRETTO: mercato dedicato alle aziende operanti in settori tradizionali che non intendono chiedere l’ammissione in Borsa o sul Nuovo Mercato.
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La struttura del tessuto industriale italiano con la forte presenza relativa delle PMI e il numero ridotto di grandi imprese non ancora quotate induce a valutare come una necessità una migliore valorizzazione delle Pmi in ambito borsistico. D’altro canto i titoli delle Pmi con interessanti potenzialità già quotate sono stati esclusi dai portafogli di mercato o sottovalutati. Ciò è spesso riconducibile ad una bassa visibilità della società, a scarsa trasparenza informativa e ad una limitata liquidità del titolo. L’Euro inoltre impone alle Pmi di distinguersi come classe a livello europeo e, quindi, di interesse per investitori internazionali. Questo è stato sostanzialmente il presupposto per lo sviluppo dello STAR che si pone come obiettivo quello di:
– fornire alle Pmi “tradizionali†con interessanti potenzialità l’ambiente (il segmento) migliore per assicurare la visibilità necessaria per reperire capitali e valorizzare il proprio titolo;
– offrire agli intermediari e agli investitori occasioni di investimento correttamente valutabili e negoziabili.
Il progetto di costituire un segmento di mercato dedicato alla Pmi è basato sulla considerazione che, nel medio periodo, realtà industriali con buone prospettive di business e con buoni fondamentali possono costituire titoli interessanti e che il mercato sia in attesa di una maggiore visibilità e liquidità per questi stessi titoli. La segmentazione, la trasparenza e la liquidità, i tre strumenti che la Borsa Italiana S.p.A. ha individuato per l’efficace funzionamento dello STAR, si traducono, anche in requisiti di accesso e permanenza nel segmento distinguendo tra società già quotate al mercato principale e quelle di nuove quotazione (c.d. Matricole). Infatti la qualifica di titolo “STAR†può essere richiesta dagli emittenti che soddisfino requisiti qualitativi e quantitativi addizionali e/o particolari rispetto a quelli richiesti per l’ammissione alla quotazione in Borsa. In dettaglio i requisiti da rispettare, anche ai fini dei controlli semestrali, per la permanenza nel segmento STAR, sono:
– Capitalizzazione: la capitalizzazione delle azioni ordinarie di una società STAR deve essere inferiore a 800 milioni di Euro. L’individuazione della soglia, soggetta a revisioni periodiche, è volta a creare un segmento composto da società omogenee e rappresentativo della realtà delle piccole e medie imprese italiane, escludendo tutte le società comprese nel Midex e nel Mib30;
– Liquidità: la qualifica “Star†viene subordinata ad una diffusione minima delle azioni presso il pubblico pari al 35% del capitale sociale per le società di nuova quotazione, e al 20% per le azioni già quotate. Un flottante pari al 20% del capitale sociale è, in ogni caso, una condizione per il mantenimento della qualifica “Starâ€. L’emittente Star deve nominare un operatore specialista che, per tutto il periodo in cui le azioni sono negoziate nel segmento STAR svolga una attività di sostegno della liquidità del titolo e si assuma, inoltre, i seguenti impegni: pubblicazione di almeno due analisi finanziarie all’anno e di brevi analisi in occasione dei dati trimestrali e dei principali eventi societari dell’emittente, trasmissione tempestiva alla Borsa Italiana di tutti gli studi e delle ricerche effettuate dallo specialista sulle società, organizzazione, almeno due volte all’anno, di un incontro tra il management della società e gli investitori professionali.
– Trasparenza: l’emittente deve assumere e rispettare, durante il periodo in cui le proprie azioni sono negoziate nello STAR, le seguenti condizioni:
– Pubblicare la trimestrale entro 45 giorni dal termine di ciascun trimestre, anche nei trimestri in cui è prevista la redazione di più completi documenti, quali il bilancio di esercizio o la relazione semestrale;
– Trasmettere i dati di bilancio, i dati semestrali e trimestrali, a Borsa Italiana S.p.A. secondo il formato elettronico predisposto dalla stessa Borsa. la quale li presenta sul proprio sito, rielaborati e semplificati;
– Rendere disponibile l’informativa prevista dalla normativa vigente attraverso il sito Internet aziendale, secondo uno standard predisposto da Borsa Italiana S.p.A., fornendo in aggiunta anche una versione in inglese, seppure senza carattere di ufficialità.
– L’emittente Star deve individuare al proprio interno un soggetto professionalmente qualificato (Investor Relations Manager) incaricato di tenere i rapporti con gli investitori. Le competenze specifiche dell’IR, attraverso un rapporto diretto con gli intermediari e con gli investitori, professionali e non, garantiscono una più chiara diffusione delle informazioni e una maggiore trasparenza dell’azienda. La presenza di una sezione IR sul sito aziendale da inoltre la possibilità di utilizzare il web come veicolo di diffusione delle informazioni verso il mercato.
– Corporate Governance: i requisiti obbligatori richiesti si rifanno ad alcune indicazioni presenti nel Codice di Autodisciplina, fatte salve le condizioni espresse dalla generale normativa vigente, valide per tutti i mercati. L’emittente STAR si impegna a :
– Nominare amministratori non esecutivi ed indipendenti con peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari;
– Istituire un comitato per il controllo interno;
– Legare una significativa parte della remunerazione del Top Management al raggiungimento di obiettivi e/o ai risultati economici della società. In questo modo i manager delle società STAR vengono coinvolti attivamente nella creazione del valore. Trasparenza e comunicazione sono alla base delle società Star, ma sono efficaci solo se diventano parte della cultura aziendale.
2) L’IR Manager nelle aziende quotate sul segmento STAR
A metà tra i requisiti legati alla trasparenza informativa e quelli in tema di Corporate Governance vi è l’impegno da parte dell’emittente Star di nominare un Investor Relator interno, un soggetto, cioè, professionalmente qualificato incaricato di tenere i rapporti con la financial community. Tale figura rappresenta un veicolo per creare e diffondere valore per tutti gli stakeholders, migliorando nel contempo, la qualità e l’efficienza dello stesso listino di quotazione, lo STAR. Il ruolo dell’IRM è importante durante la normale vita dell’impresa, ma la sua presenza diventa essenziale nei momenti cruciali della vita aziendale, quali il collocamento sul mercato e le operazioni di fusione e acquisizione, anche quando è l’impresa a essere oggetto di acquisizione.
I compiti e responsabilità dell’Investor Relations Manager si possono riassumere in:
– trasmettere le variabili determinanti del valore dell’azienda, quindi la performance economico-finanziaria (passata e attesa), le strategie e i piani di crescita (business plan ed execution), il posizionamento competitivo (fornendo informazioni sia sul settore di riferimento, che sulle quote di mercato dei relativi competitors) ed infine il funzionamento del sistema di Corporate Governance e la qualità del management.
– Garantire al mercato un flusso continuo di informazioni, tale da poter monitorare il sentiment del mercato (research, rumors), informare con tempestività in caso di misunderstanding, ed evitare sorprese sulle performance attese.
L’IR può contribuire a migliorare le relazioni con gli investitori aiutando l’impresa a rassicurare tali soggetti sulla qualità delle strategie che verranno realizzate dall’impresa. Il ruolo centrale dell’IR si sostanzia nel mantenimento di un’adeguata domanda di titoli ad un prezzo che rifletta il suo reale potenziale, ovvero nella riduzione del gap tra valore di mercato e valore economico. Il manager responsabile di questa funzione deve possedere elevate competenze e rilevanti qualità professionali:
– deve disporre di una conoscenza approfondita dell’attività operativa e finanziaria dell’azienda, essere informato sulle politiche e sulle strategie perseguite, nonchè dei risultati aziendali e dei drivers di crescita, in modo da aver accesso e cooperazione continua con il top management;
– deve avere capacità di comunicazione economico-finanziaria, quindi deve essere anche una persona credibile e capace di gestire le relazioni esterne con gli interlocutori, con capacità di analisi e di contrattazione che gli consentano di valutare i lavori svolti all’esterno da professionisti indipendenti, i “numeri†dell’azienda, le logiche di investimento degli investitori professionali e la percezione dell’azienda e del settore di riferimento.
Secondo le disposizioni dettate da Borsa Italiana, le società Star devono nominare un Investor Relations Manager interno che si occupi (per la maggior parte del suo tempo, anche se a titolo non esclusivo) della gestione dei rapporti con investitori e intermediari. L’IRM deve essere interno per poter essere effettivamente coinvolto nelle decisioni strategiche.
I risultati di una ricerca condotta da Borsa Italiana confermano che le tutte le società Star si avvalgono dell’IRM, indipendentemente dall’adempimento regolamentare necessario per la qualifica Star:
– 8 società Star hanno nominato un IRM ad hoc;
– 9 società Star hanno affidato l’attività di IR al CFO, e 4 società Star hanno demandato tale compito al CEO o al Direttore Generale;
– In 6 società Star l’IRM svolge anche l’attività di controller
– In 2 soli casi il ruolo dell’IRM è ricoperto dal responsabile Affari Societari.
L’attività di Investor Relations risulta di competenza principalmente dell’area Amministrativa e/o Finanziaria, mentre solo per una parte residuale di pertinenza della consulenza direzionale. Inoltre, essendo il portavoce dell’impresa nell’ambito della comunità finanziaria, deve operare in stretto contatto non solo con l’Amministratore Delegato o il Presidente, ma anche con la direzione finanziaria e con il responsabile delle comunicazioni aziendali al fine di garantire la coerenza fra tutti i messaggi prodotti dall’impresa.
3) I servizi di Borsa Italiana a supporto di IR e di investitori.
Nell’ottica della massimizzare l’efficacia della segmentazione dei mercati gestiti, Borsa Italiana ha predisposto una serie di servizi, sia informativi che di relazione, per emittenti, intermediari e investitori che operano nel segmento Star.
Nel sito ufficiale di Borsa Italiana (www.borsaitalia.it) è presente una sezione dedicata interamente a STAR, con tutte le informazioni e i sevizi disponibili agli investitori e alle aziende che aderiscono al segmento.
Borsa Italiana mette inoltre a disposizione delle aziende Star un team dedicato di Account Managers, il cui ruolo è quello di sviluppare e promuovere le relazioni con gli operatori del settore e con gli investitori istituzionali, oltre che a fornire supporto e consulenza nell’implementazione dei requisiti Star. Essi avranno anche il compito di monitorare e verificare il rispetto da parte delle società Star dei requisiti richiesti.
In partnership con due importanti Information Providers, sono stati sviluppati due servizi esclusivi, studiati per agevolare il reperimento delle informazioni di carattere economico-finanziario sulle società del segmento. Questi sono disponibili sul sito di Borsa Italiana, alle pagine Star relative a ciascuna azienda e fruibili dagli operatori istituzionali che ne facciano richiesta con un sistema di accesso riservato con password distribuite direttamente e gratuitamente da Borsa Italiana.
Il primo di questi servizi è stato messo appunto in collaborazione con la società francese JFC e ha l’obiettivo di fornire ad utenti quali analisti finanziari, fund managers e altri investitori istituzionali, uno strumento analitico sempre disponibile e facilmente gestibile. Per ogni azienda Star sono forniti i bilanci storici riclassificati negli ultimi tre anni (inclusivi di dati trimestrali e semestrali ove disponibili), il consensus di stime relative ai prossimi tre anni sulle voci di bilancio maggiormente rappresentative e sui principali indicatori (Price Earnings, Price Cash Flow, ecc…) nonchè la comparazione di questi ultimi con i medesimi indicatori di società italiane ed estere dello stesso settore.
Il secondo servizio è stato sviluppato da Borsa Italiana in collaborazione con First Call (Thompson Financial) e permette l’accesso in tempo reale alla pubblicazione dei Brokers’ Reports che aderiscono a First Call, in aggiunta ai reports pubblicati dallo specialista su ciascun titolo Star.
Borsa Italiana offre inoltre altri servizi dedicati (la maggior parte dei quali è disponibile sul sito di Borsa Italiana) tra cui: la creazione di un indice Star (MIB STAR), la possibilità di accedere agli avvisi di Borsa, all’anagrafica titoli ed ad altro materiale informativo attualmente disponibile, l’accesso per il tramite del sito Internet di Borsa Italiana a video conference calls delle società Star (accesso online ai filmati o alle video riprese delle presentazioni fatte dalle aziende Star agli analisti), l’organizzazione di road show per società Star. Borsa Italiana si impegna inoltre a sostenere in modo costante la promozione del segmento Star anche attraverso la realizzazione di campagne pubblicitarie sui principali quotidiani e periodici finanziari internazionali e con iniziative promozionali dedicate.
L’Italian Exchange Academy, la nuova struttura della Divisione New Business dedicata allo sviluppo di programmi di formazione per il mercato finanziario, ha realizzato, inoltre, una serie di servizi volti a promuovere l’attività di IR nelle aziende quotate, tra cui corsi di formazione e seminari.
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 D. Toscani – Responsabile Mercato STAR