La logica dei fondi SRI, comunemente conosciuti come “Fondi Etici”, è quella di utilizzare i prodotti di risparmio tradizionali, discriminandoli però sulla base di criteri ambientali, sociali ed economici e orientandosi alla ricerca di uno sviluppo sostenibile. Una società non viene quindi valutata esclusivamente sulla base della performance economico-finanziaria e competitiva, bensì con riferimento anche alla performance sociale e ambientale.
Â
Di seguito riportiamo una sintetica intervista con il Dott. De Nardis, responsabile del Fondo Sanpaolo Obbligazionario Etico, volta ad indagare le logiche di valutazione e selezione di un Investitore Istituzionale SRI, al fine di costruire un quadro esplicativo degli adempimenti e interventi necessari alle società quotate italiane nell’ottica di gestione delle relazioni con gli investitori SRI.
Â
Â
a) Quali sono i criteri adottati da un fondo etico nelle scelte di asset allocation e nella valutazione di un investimento azionario?
Â
In osservanza del regolamento, i nostri Fondi Etici sono orientati verso strumenti finanziari di emittenti che, al momento dell’investimento, non rientrano nei casi di esclusione precisati nei “criteri negativi” e si contraddistinguono per il rispetto di uno o più “criteri positivi”.
Â
Nel caso in cui l’emittente sia una società:
Â
CRITERI POSITIVI
Â
- la sensibilità mostrata nell’esercizio della propria attività d’impresa verso la tutela dell’ambiente;
Â
- l’impegno in attività e progetti che possano contribuire ad un miglioramento della qualità della vita;
Â
- l’attenzione dimostrata, durante la progettazione e la produzione, alle caratteristiche di qualità e sicurezza dei prodotti nonchè alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori.
Â
Â
CRITERI NEGATIVI
Â
- la realizzazione di una parte rilevante del proprio giro d’affari o del proprio utile attraverso la produzione o commercializzazione di armi, tabacco, alcolici, organismi geneticamente modificati e prodotti lesivi della dignità dell’Uomo (ad es.: pornografia,…) e della sua salute;
Â
- la produzione o realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare.
Â
Nell’ambito dell’universo investibile definito secondo i suddetti criteri, il gestore seleziona i titoli da inserire in portafoglio giudicandoli in base alla redditività attesa.
Â
Â
Â
b) Qual è in media la situazione attuale delle società italiane in materia di Corporate Social Responsability? Confronto con il mercato anglossassone.
Â
Si può affermare che l’attenzione delle società italiane alla tematica della Corporate Social Responsibility (CSR) è ancora limitata. Si è allo stadio iniziale di un percorso di valore che in altri paesi europei (Inghilterra, Svezia, Francia, Olanda e Germania) ha già raggiunto stadi più avanzati. Nel mercato anglosassone, in particolare, è presente una cultura di finanza etica più sviluppata grazie anche al maggior peso in termini di asset gestiti e alla maggior influenza degli investitori istituzionali SRI.
Â
Sul mercato italiano risalgono a poco più di tre anni fa le prime iniziative di alcune società quotate per l’esplicitazione e la comunicazione all’esterno della CSR, in alcuni casi mosse dalla forte sensibilità individuale di importanti dirigenti, in altri ispirate più che altro da logiche di marketing e di costruzione di una forte corporate reputation.
Â
Â
c) L’opportunità dell’attribuzione di un rating etico.
Â
Il ruolo dell’advisor esterno che raccoglie le informazioni e analizza la CSR delle imprese è fondamentale. Il lavoro dell’advisor è finalizzato all’attribuzione di un rating etico che consenta di stabilire se una società è interessante in un’ottica di responsabilità sociale e se può quindi essere ricompressa nell’universo investibile che l’advisor sottoporrà all’attenzione dei gestori del fondo etico.
Â
A noi in realtà interessa non tanto il rating inteso come giudizio sintetico finale, quanto le informazioni opportunamente riorganizzate e sintetizzate per aree tematiche dall’advisor (corporate governance, trasparenza, rispetto dell’ambiente, …), frutto di una meticolosa attività di indagine che si è svolta a più livelli: analisi della documentazione interna ed esterna esistente, interviste con gli stakeholder d’impresa, confronto con il Top Management.
Â
Il gestore interviene all’interno dell’universo investibile delimitato dall’Advisor, giudicando i titoli in base alla redditività attesa. Vi è infine, a parità di redditività attesa la preferenza per l’azienda e/o lo stato nazionale che dimostra pratiche particolarmente positive e socialmente responsabili.
Â
Â
Â
d) Quali sono i vantaggi di una scelta di investimento socialmente responsabile per un risparmiatore privato?
Â
Ritengo che Socially Responsible Investing debba essere prima di tutto una scelta di cittadinanza e responsabilità che risponde ai principi etici generalmente riconosciuti dalla morale ed è orientata alla qualità dello sviluppo sostenibile. Può però dimostrarsi una scelta particolarmente conveniente anche in termini economici. Il rendimento dei fondi etici negli ultimi anni è stato in linea con il rendimento di mercato, con alcuni “picchi” di rendimento in certi periodi.
Â
Â
Â
e) Quali sono i rendimenti medi dei fondi SRI?
Â
La tabella seguente (Fonte: Dow Jones & Co.) presenta un confronto tra l’indice S&P 500 e l’indice KLD’s DS 400 Index (Social Index):
Â
Â
 | Month | 1st Q 2004 | YTD | One Year | Three Year | Five Year | Ten Year | Since 5/1/90 Inception |
KLD’s DS400 Index | -1,04% | 2,08% | 2,08% | 35,71% | 1,56% | -1,35% | 12,52% | 432,61% |
S&P 500 | -1,51% | 1,69% | 1,69% | 35,12% | 0,63% | -1,18% | 11,69% | 360,39% |
f) Quanti fondi etici Sanpaolo esistono? Qual è la composizione dei vostri fondi etici?
Â
Sanpaolo Azionario etico
Sanpaolo Obbligazionario Etico
Sanpaolo Obbligazionario Estero Etico
Ad oggi i fondi obbligazionari etici del Gruppo San Paolo hanno benchmark composti da governativi (50%), corporate (30%) e supranational (20%): Ethical Index Euro Government Bond, Ethical Index Euro orporate Bond, Ethical Index Euro Agency & Supranational Bond, Ethical Index Global Government Bond in Euro, Ethical Index Euro Agency & Supranational Bond in Euro).
Â
g) Grado di diffusione attuale delle logiche di investimento etico tra gli azionisti retail.
Â
Le logiche di investimento SRI si stanno gradualmente diffondendo tra il pubblico retail a seguito dell’incertezza creata dagli eventi negativi verificatisi recentemente anche in ambito finanziario. I fondi etici sono usciti bene dalla vicenda Parmalat perchè erano ormai da tempo scarichi di titoli della società, giudicata negativamente oltre che per gli anomali dati di bilancio, anche per la scarsa trasparenza verso il mercato.
Â
Â
h) Una gestione aziendale proattiva da un punto di vista sociale e ambientale è potenzialmente in grado di creare valore aggiunto in termini di asset intangibili e di favorire le buone prestazioni finanziarie del titolo. Quali i vantaggi concreti riscontrabili per l’implementazione di una efficace politica di Corporate Social Responsability?
Â
Ovviamente l’entità dei riscontri ottenuti da una società che adotta una politica di CSR dipende in gran parte dalla capacità del management di comunicare al mercato, in maniera efficace e trasparente, le proprie scelte etico-sociali, le prospettive e i risultati ottenuti. Inoltre, è fondamentale che l’azienda adotti e comunichi un approccio di lungo periodo, caratterizzato da una coperta totale delle aree geografiche e dei settori in cui opera.
Â
E’ chiaro che le aziende devono investire in Corporate Social Responsibility in un’ottica di lungo periodo poichè nel breve è difficile trovare una correlazione diretta tra le performance finanziarie e le scelte di SRI, ma nel lungo periodo la correttezza, e l’orientamento ad uno sviluppo di qualità, premiano in termini di maggior valore creato per gli stakeholder.
Â
Inoltre, le scelte di responsabilità etica possono favorire l’interessamento e l’ingresso nel capitale di Fondi Etici, in considerazione del fatto che l’entità degli asset gestiti da tali investitori istituzionali è in netta crescita soprattutto all’estero. La presenza di fondi etici nel capitale può portare all’azienda importanti ritorni in termini di immagine.
Â
La finanza etica è dunque una opportunità concreta per l’economia, in grado di innescare un circolo virtuoso che coinvolge le imprese, i risparmiatori e tutti i restanti stakeholder.
Â
Â
Â
IR TOP ne ha parlato con Andrea De Nardis,
Gestore Fondi San Paolo IMI
Â