Nel 2009 il mercato fotovoltaico ha registrato una forte crescita sia in Italia che in molti altri Paesi dell’Europa, nonostante la forte contrazione che ha caratterizzato tutti i settori produttivi e il panorama economico mondiale.
La potenza fotovoltaica installata in Europa è stata pari a oltre 5 GW, in crescita del 9% rispetto al 2008 raggiungendo così un totale installato alla fine del 2009 di circa 14 GW di potenza (il 65% della potenza installata nel mondo). Il primato spetta ancora alla Germania con 3.139 MW di potenza installata nel 2009 per un totale di 8.351 MW.
In l’Italia il 2009 ha segnato un primo passo verso il consolidamento del mercato fotovoltaico. Dopo un timido avvio nel 2007 e il boom di installazioni nel 2008 (rispettivamente 70 MW e 338 MW potenza installata) alla fine del 2009 gli impianti fotovoltaici raggiungevano una potenza complessiva di circa 1.041 MW, di cui circa 1.000 incentivati attraverso il meccanismo del Conto Energia. L’Italia diventa così nel 2009 il 3° paese europeo per potenza installata.
A livello regionale al 31/12/2009, c’è da rilevare l’importante balzo della Puglia in termini di potenza installata, mentre la Lombardia si colloca al secondo posto in classifica. Guadagnano posizione anche il Lazio e la Basilicata. Sebbene in termini assoluti le prime regioni per potenza fotovoltaica installata nel corso del 2009 rimangono, ad eccezione della Puglia, quelle localizzate nel Nord e nel Centro del Paese, è da sottolineare la rilevante crescita che si è registrata nel 2009 rispetto al 2008 come potenza annua nelle Regioni del Sud Italia e nelle Isole.
Dal punto di vista tecnologico, le celle di “prima generazione”, a base di silicio mono- o poli-cristallino, detengono attualmente circa l’85% del mercato mondiale; si tratta di una tecnologia affidabile e che ha raggiunto, già da alcuni anni, la maturità commerciale. Questo tipo di tecnologia ha subito negli ultimi anni un calo vertiginoso dei prezzi e sono previste ulteriori diminuzioni per il futuro, anche se vi è un limite “naturale” al calo dei prezzi dovuto agli elevati costi e consumi energetici richiesti dai processi di ottenimento dei wafer di silicio.
Sulle celle di “seconda generazione”, basate sulla tecnologia del film sottile (thin film cells) è riposta molta speranza di sviluppo e diffusione. Secondo l’indagine condotta, nel 2012 il thin film potrebbe raggiungere una penetrazione di mercato pari al 34%. I motivi sono legati sia a vantaggi in termini di costo sia a vantaggi legati alla minore sensibilità rad elevate temperature, buona efficienza di conversione della luce diffusa, maggiore integrabilità architettonica.
Altra tecnologia promettente per il prossimo futuro è la tecnologia del fotovoltaico a “concentrazione” (CPV – Concentrating Photo Voltaic) che si propone di ridurre i costi di impianto, attraverso la riduzione delle quantità di materiali semiconduttori impiegati per le celle, e anche di aumentare il rendimento della cella per effetto delle più alte temperature di lavoro.
Ma la vera sfida è quella di accrescere l’efficienza di trasformazione degli inverter di ultima generazione. L’inverter è un componente chiave dell’impianto fotovoltaico poichè influenza il rendimento e l’efficienza globale dell’impianto ed è essenziale nell’interfacciamento con la rete. L’efficienza di trasformazione degli inverter è uno dei parametri critici dell’intera centrale fotovoltaica ed è ad essa che si deve l’effettiva produzione di energia elettrica immessa in rete. Gli inverter di ultima generazione offrono anche funzionalità aggiuntive che vanno ben oltre la mera trasformazione di corrente continua in corrente alternata, ma forniscono anche funzioni di data-logging che vengono utilizzate soprattutto per il monitoraggio del funzionamento dell’inverter.
Oltre ad un’accresciuta sensibilità verso le tematiche di risparmio energetico e una più diffusa propensione alla green economy, la forte espansione registrata dal mercato fotovoltaico nel in Italia è da attribuire all’efficacia del cosiddetto Nuovo Conto Energia, ovvero il sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica entrato in vigore nel 2007. Il sistema italiano infatti a confronto con le tariffe feed-in di incentivazione nei principali Paesi Europei, ha due peculiarità che lo rendono unico nel panorama europeo: la durata degli incentivi e soprattutto la produttività degli impianti dovuta all’insolazione media delle diverse aree.