Inbre pubblica primo Bilancio di Sostenibilità
Iniziative Bresciane – INBRE, società produttrice di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili attraverso la progettazione, costruzione e gestione di impianti idroelettrici di medie e piccole dimensioni, pubblica il primo bilancio di sostenibilità su base volontaria. È stato realizzato con il supporto di V-FINANCE (ESG Advisor).
Nonostante le complessità del 2020, INBRE ha portato a termine tutti gli investimenti previsti. Nel  corso del 2020 e nei primi mesi del 2021, sono stati messi in esercizio n. 6 impianti di nuova realizzazione che contribuiscono ad incrementare la produzione di energia “green†ed è continuata la gestione accurata di quelli già in funzione nella ricerca costante del miglioramento della loro efficienza.
Attenzione per ambiente, biodiversità, habitat protetti ed ecosistema fluviale, emissioni CO2 evitate attraverso la produzione di energia rinnovabile, investimenti per valorizzare l’ambiente e il territorio e sicurezza degli impianti e delle persone: sono i temi analizzati nel primo Bilancio di Sostenibilità di INBRE.
“La sostenibilità – commenta il Presidente di INBRE, Battista Albertani – è una priorità per il nostro Gruppo, parte integrante del nostro business e della nostra cultura. Con questo primo Bilancio di Sostenibilità vogliamo testimoniare in modo efficace questa priorità e rafforzare il nostro modello di Business, integrando la responsabilità economica, sociale e ambientale in tutti gli aspetti della nostra attività. Ci auguriamo che questo report di sostenibilità aiuti a cogliere il valore dei nostri sforzi in tal senso e a progettare, insieme a tutti i nostri stakeholder, un modello di sviluppo equilibrato e una crescita continua e sostenibile nel lungo periodo. Per la nostra azienda, per le nostre persone, per la nostra comunitàâ€.
INBRE, nel documento, sottolinea l’importanza di salvaguardare la risorsa idrica e utilizzare l’energia che questa produce riducendo al minimo l’impatto delle costruzioni di centrali ma anche tutelando l’ecosistema fluviale, mantenendo nel contempo inalterata la purezza delle acque a valle. A tale scopo, e quale fattore abilitante, assumono grande rilievo le politiche che regolano i processi aziendali e, in particolare, i sistemi di gestione della Qualità, dell’Ambiente e dell’Energia. Un progressivo percorso di digitalizzazione ha concorso, infatti, al miglioramento della sicurezza e delle performance degli impianti di INBRE, contribuendo al continuo aggiornamento di processi e di risultati in termini di Qualità e Ambiente, conformemente ai requisiti delle norme UNI EN ISO 9001, ISO 14001 e ISO 50001.
Operando nel settore dell’energia idroelettrica, l’impegno di INBRE nel raggiungimento degli obiettivi strategici richiede attenzione agli aspetti legati alla sostenibilità, secondo due direttrici principali: da un lato gli impatti positivi derivanti dalla produzione di energia da una fonte rinnovabile come la risorsa idrica (mitigazione dei cambiamenti climatici per la riduzione delle emissioni di CO2) e dall’altro i potenziali impatti ambientali che possono derivare dalla costruzione e gestione degli impianti idroelettrici e all’obiettivo della tutela del territorio, dell’ambiente e della biodiversità. Gli impianti in esercizio di INBRE sono costituiti da centrali di nuova costruzione e centrali storiche acquisite da terzi e successivamente sottoposte ad ammodernamento o riattivazione. Le scelte nelle logiche costruttive e di revamping, attraverso l’applicazione di una elevata varietà di tecnologie e tipologie di impianti adatti alle caratteristiche dei luoghi individuati, sono quelle della riduzione dell’impatto delle opere sull’ambiente circostante e sull’ecosistema fluviale per preservarne la biodiversità. L’impegno di INBRE si concretizza anche nell’attenzione ai prelievi di acqua nel rispetto del Deflusso Minimo Vitale (DMV) o Deflusso Ecologico (DE), regolamentato con piani regionali di tutela e uso delle acque (PTUA) e garantisce il mantenimento dei naturali processi biologici e fisici dell’ecosistema fluviale ed il raggiungimento degli obiettivi di qualità prefissati. Il rispetto delle direttive sui deflussi ecologici, attraverso la determinazione della portata corretta dell’acqua turbinata da rilasciare, ha l’obiettivo di garantire il buono stato dei corpi e del mantenimento dell’ecosistema fluviale, le richieste di acqua locale per utilizzi idrici del territorio e la gestione de flussi, considerando anche la diminuzione della disponibilità di acqua nei fiumi a causa degli effetti dei cambiamenti climatici. È importante anche il monitoraggio della qualità dell’acqua restituita a valle, per consentire il mantenimento degli habitat naturali dell’ecosistema fluviale, tramite un controllo puntuale.
Il “Gruppo INBRE†ha realizzato nel 2020 investimenti per complessivi Euro 19,6 milioni (Euro 2,3 milioni nel 2019) per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel settore idroelettrico. La specializzazione settoriale, unita ad una diversificazione tecnologica e territoriale, ha consentito a INBRE un’elevata efficienza ed importanti economie di scala anche per investimenti su piccoli impianti. Inoltre, l’approccio con investimenti multipli a bacini imbriferi ha garantito una gestione efficiente ed efficace.
Il Gruppo INBRE utilizza le migliori tecnologie disponibili (BAT), è attento alle innovazioni impiantistiche e progettuali, volte a minimizzare i potenziali impatti ambientali, valorizzare il patrimonio ambientale circostante, mitigare gli effetti sull’ambiente, eliminare le barriere ambientali esistenti e precedenti ripristinando la continuità fluviale, prevenire i rischi legati ai cambiamenti climatici. INBRE considera infatti da sempre strategica la transizione ecologica e lo sviluppo delle applicazioni dell’idrogeno quale fonte verde di accumulo dell’energia. In tale ambito sono in fase di development specifici progetti di ricerca e sviluppo in partnership con importanti centri di ricerca e technology suppliers, nell’ambito dei sistemi innovativi di accumulo e conversione di energia ed idrogeno.
Il rispetto dell’ecosistema e il controllo di tutti gli aspetti ambientali delle proprie attività sono parte essenziale e irrinunciabile della politica di INBRE; allo stesso modo l’impegno ad assicurare la piena disponibilità di risorse e delle informazioni necessarie per raggiungere obiettivi e traguardi, nella consapevolezza che la produzione di energia da fonti rinnovabile come l’acqua è cruciale per il perseguimento dello sviluppo sostenibile locale e generale. Tra i diversi usi delle acque, l’uso idroelettrico è caratterizzato da un prelievo idrico che non comporta il consumo della risorsa ma l’utilizzo ovvero prelievo e rilascio. L’acqua viene infatti immediatamente restituita nell’alveo, senza alcuna alterazione chimico-fisica, anzi contribuendo al miglioramento del suo stato ambientale, grazie agli impianti di sgrigliatura che estraggono i rifiuti trasportati dalle acque. Nel corso del 2020 sono stati prelevati e rilasciati dagli impianti INBRE 5802 Mega litri di acqua per la produzione di energia idroelettrica.
La realizzazione e l’esercizio di opere di derivazione comporta una costante azione di monitoraggio, controllo e salvaguardia dello stato del fiume e dei suoi argini. In tale ambito i derivatori svolgono una continua azione di regolazione, manutenzione e pulizia dei fiumi e degli argini, rimozione dei rifiuti trasportati dalle acque ed intercettati dalle opere di derivazione, con loro destinazione al recupero e successivo smaltimento. Contestualmente alla pulizia degli argini, i derivatori sono chiamati a favorire il naturale deflusso del trasporto solido, con continui interventi volti ad eliminare gli eventuali accumuli artificiosamente creati dalle opere di derivazione per favorire un naturale deflusso a valle, contribuendo allo stesso tempo a mantenere in sicurezza gli argini fluviali anche in caso di eventi atmosferici rilevanti. Nel corso del 2020 ci sono stati importanti interventi di pulizia che hanno comportato la raccolta da parte del gruppo INBRE di ben 1,3 tonnellate di rifiuti.
Le centrali di INBRE sono inserite in un contesto territoriale caratterizzato dalla presenza di una flora e una fauna locale, la cui esistenza dipende dalla presenza di ecosistemi fluviali e lacustri. Alcuni siti sono inseriti in zone tutelate (es: parco dell’Adamello) che sono sottoposte a rigide normative nazionali ed europee di tutela della natura. Tutti gli impianti idroelettrici del Gruppo INBRE rispettano costantemente il rilascio del Deflusso Minimo Vitale ed hanno introdotto specifiche opere idrauliche volte al superamento della discontinuità fluviale, chiamate scale di risalita dell’ittiofauna, per garantire la continuità alla rete ecologica fluviale, favorendo così la migrazione della fauna ittica in entrambe i versi.
Il Gruppo INBRE pone in essere azioni e misure gestionali atte a preservare e migliorare la biodiversità nelle aree e corsi d’acqua interessati dai propri impianti, anche in partnership con gli Enti locali e gli Enti gestori come i Parchi naturali. Tali interventi riguardano in particolare specifiche azioni di miglioramento degli ambienti acquatici, tutela della fauna ittica autoctona e controllo di quella infestante alloctona. A questo proposito sono state realizzate tre iniziative per la protezione ed il ripristino di habitat ittici protetti: la trota fario per il torrente Arcanello, la trota marmorata ed il temolo per il Fiume Oglio. Un impatto ambientale rilevante per la protezione della biodiversità e della protezione dell’ecosistema ittico è stata l’attività di realizzazione di impianti di derivazione idroelettrica sul fiume Oglio.
Importante anche l’impatto ambientale sui consumi di energia del Gruppo: l’energia consumata dal Gruppo è utilizzata essenzialmente per il funzionamento degli impianti, e per questa viene utilizzata la quota parte dell’energia prodotta dagli stessi. Questo consente, con una quota di consumi di energia da fonti rinnovabili del 90%, di ridurre al minimo le emissioni di CO2. Inoltre la produzione di energia idroelettrica del Gruppo, pari a 167,0 GWh, ha consentito di evitare emissioni di CO2 per circa 81.800 tonnellate nel corso del 2020, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (+5,7%).
Il Gruppo ha favorito l’empowerment di tutti i dipendenti e collaboratori operativamente coinvolti in un’ottica di piena inclusività. Inoltre, l’attenzione verso la sicurezza dei lavoratori, con politiche e piani di emergenza, ha consentito di non registrare, nel corso degli ultimi 2 anni, nessun infortunio sul lavoro, nè grave nè di lieve entità, in nessuna sede del Gruppo.